SUPERBONUS E BONUS EDILIZI. COSA COMPORTERÀ LO STOP DEL GOVERNO NEI VARI RAPPORTI CONTRATTUALI?

Come noto, da parte del Governo vi è stato un deciso quanto particolare dietro front in merito alla possibilità di poter usufruire dei bonus fiscali attinenti opere edili di efficientamento energetico. Difatti, con l’ ultimo decreto il Governo ha deciso di rivedere il sistema delle cessioni e/o dello sconto in fattura, riconoscendolo solo per per coloro che sono ad uno stato avanzato dei lavori, mediante la presentazione della Cila.

Secondo il Governo non bastava la riduzione dell’aliquota ma era necessario intervenire ancora con ulteriori blocchi. A questo punto, la partita diventa complessa, perché il Governo si è assunto un onere pesantissimo, ovvero quello di bloccare sostanzialmente tutti i bonus.

Difatti, coloro che erano ancora intenzionati ad utilizzare il Superbonus si troveranno di fronte al bivio di anticipare le spese per le opere oppure di non effettuare i lavori nel caso non abbiano le necessarie liquidità per poter chiedere l’esecuzione dei lavori ad un impresa che non abbia le necessarie capacità economiche per anticipare i costi dei lavori.

In questo ultimo caso, però, ci si chiede che fine faranno tutti i rapporti contrattuali che sono nati nel frattempo?

Le imprese, così come i committenti, si sono tutelati di fronte a situazioni del genere o nasceranno ulteriori contenziosi, che speriamo siano in grado di essere sostenuti e gestiti dai nostri giudici?!

Appare chiaro quindi che solo nel caso in cui le parti del contratto si sono tutelate possono evitare un qualsiasi tipo di contenzioso, altrimenti sarà necessario riferirsi ad un legale che sappia districare la matassa.

Ai posteri l’ardua sentenza.

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